Le vie storiche


La conformazione del territorio brembano non fu un ostacolo, ma piuttosto uno stimolo alla realizzazione di un’efficiente rete viaria che serviva la valle già da tempi antichi. Si trattava di percorsi sterrati, per la maggior parte non percorribili da carri e carrozze; pertanto, gli spostamenti avvenivano principalmente a piedi, a cavallo o con i muli.

Già tra il 1482 e il 1513 Leonardo da Vinci fu il primo a rappresentare cartograficamente la valle e le sue strade. Osservando la carta leonardesca, appare evidente che esistesse una differenziata rete di collegamenti.
La manutenzione di tali collegamenti spettava ai comuni, benché le difficili condizioni economiche degli stessi rendessero spesso impossibili anche semplici interventi.

Nell’ambito di questa organizzata rete di collegamenti si inseriscono le vie storiche Mercatorum e Priula, che sono state il principale strumento di incontro tra la Valle Brembana e l’Europa. Lungo queste strade, infatti, sono passati per secoli idee e merci, artisti e mercanti, nobili e persone comuni che si spostavano da un luogo all’altro in cerca di lavoro, di fortuna o semplicemente di un cambiamento. Basti ricordare, tra gli altri: i pittori Palma il Vecchio, Carlo Ceresa e i Baschenis; l’architetto Mauro Codussi; la nobile famiglia Grataroli e la famiglia Tasso, che si affermò in Europa rivoluzionando il sistema postale.

E’ bene ricordare che, seppur in alcuni tratti si tocchino, si tratta di due percorsi ben distinti, nati in epoche diverse e per motivazioni diverse. Ognuna di queste strade però fu fondamentale per lo sviluppo della nostra valle come la conosciamo oggi, diventando un simbolo che, crediamo, sia bene valorizzare.