Il paese di Dossena conserva sui muri delle sue abitazioni numerosi murales. Si tratta di una grande opera di arte pubblica diffusa nel tessuto urbano, ideata e promossa dall’artista dossenese Filippo Alcaini.
I dipinti murali sono stati realizzati in tre diverse serie tra il 1981 e il 1984, ad opera di numerosi artisti bergamaschi, tra cui Trento Longaretti e lo stesso Alcaini.
Di seguito alcuni tra i più famosi:
Allegoria storica
Anno: 1981
Autore: Ignazio Nicoli, pittore, Costa Volpino 1921
Pittura: Affresco
Al privilegiare il dire dialettale, più immediato, più espressivo quasi a non voler rinunciare a nulla delle sue origini. Penso a Ignazio Nicoli come ad un autentico poeta al quale non si può non voler bene. A prima vista.
Cesare Rota Nodari
Roccolo
Anno: 1981
Autore: Angelo Capelli, pittore, Villa d’Almè 1930
Pittura: Tempera
Consanguineo della sua terra come sempre più di rado nella maggior parte degli artisti. La terra “lontana” non gli è così amica dispensatrice di temi e d’ispirazione come quella in cui è nato e vive e lavora. […] Chi lo conosce sa della sua incontentabilità, del suo fare e rifare.. è un uomo generoso; dall’espressione corrosa, come i suoi contdini.
Cesare Rota Nodari


Foglie al vento
Anno: 1981
Autore: Francesco Coter, pittore, Bergamo 1937
Pittura: Acrilico
Vive per lungo periodo da solo, sull’Himalaya: non per rinunciare, per decantare, per rinnovare autenticamente. Dentro. Non a caso sulle montagne d’Oriente. Attratto magneticamente dal fascino poetico e filosofico di quel mondo. All’origine delle cose. Per i confronti, per liberarsi, per arrivare all’essenza.
Cesare Rota Nodari
Annunciazione
Anno: 1981
Autore: Luigi Arzuffi, pittore, Bergamo 1931 – Bergamo 1995
Pittura: Acrilico
Arzuffi ritma i movimenti, compone armonie nascoste, inserisce elementi di emotività e compartecipazione al tema, che costituiscono larga fetta del patrimonio espressivo della pittura lombarda e bergamasca in particolare.
La tonalità e la sobrietà dei colori e una smarrita poesia sulle cose e sugli uomini (quasi un’evocazione trepida eppure necessaria per capire) […] Quel che ci piace in Arzuffi, in queste sue opere post-crepuscolari eppure vicine all’animo e alla sensibilità del nostro tempo, è la compostezza solenne ed austera, delle raffigurazioni
Amanzio Possenti
Madonna col bambino
Anno:1981
Autore: Trento Longaretti, pittore, Treviglio 1916
Pittura: Affresco
Fanno delle opere di Longaretti i pezzi tra i più prelibati e significativi dell’arte contemporanea e sicuramente la riprova più autentica della vocazione artistica della terra bergamasca.
Cesare Rota Nodari
Lotta di galli
Anno: 1984
Autore: Ornella Vignaga, pittore, Bergamo 1960
Pittura: Tecnica mista
L’osservatore attento capirà immediatamente il bisogno di trasmettere da parte dell’artista un messaggio che testimoni uno sforzo continuo per creare nuovi orizzonti e nuove forme che esulino dalla solita arte descrittiva e diventino l’arte nuova.
Forza di ieri
Anno: 1981
Autore: Antonio Tarenghi, pittore, San Giovanni Bianco 1944
Pittura: Affresco
Titolo originale: Non dimentico degli avi il faticato passo
Lo stesso si dica al riguardo di alcune figure.. qui è davvero il palpito di un pittore che non si ferma alla superficie dei suoi soggetti. Tarenghi cerca quasi di scoprirvi un’anima, ma con intelligenza, senza approssimazioni di sorta o improvvisazioni.
Don Lino Azzari
Maternità
Anno: 1982
Autore: Piero Urbani, pittore, Gandino 1913 – Bergamo 1992
Pittura: Tempera
Il contatto con Contardo Barbieri gli aperse la via all’immediatezza dell’emozione pittorica, irrobustì quelle doti d’istinto ch’egli così copiosamente possedeva, ne scaturì il pittore! [..] Nei ritratti poco più che abbozzati, nei paesaggi che sono l’atto d’omaggio all’affresco immediata poesia della natura!
Sopravvivenza
Anno: 1984
Autore: Cesare Benaglia, Valbrembo 1922
Pittura: Tecnica mista
Riesce a mostrare questo processo di degradazione progressiva apparentemente inarrestabile, con una grafica minuziosa e pur aerea, che entra nel profondo e, con una tavolozza che riesce a rendere con un colore che è il riflesso delle lacrime, gli ultimi aneliti di una vita che va, via via spegnendosi.
Dino Villani
La Casera
Anno: 1984
Autore: Geremia Adobati, pittore, Ascensione 1926 – S. Pellegrino 2012
Pittura: Tempera
Il significato dell’ormai vasta opera pittorica e della vicenda umana di Adobati sta soprattutto qui, nella determinazione di essere fedele a sé stesso, nella sua vocazione di poeta della natura.
Baldo Scotti
Cartina
Anno: 1981
Autore: Fabio Borgogni, Siena 1938
Pittura: Tempera
Ritengo l’amico pittore Fabio Borgogni tra gli uomini artisti che fanno pensare. Fabio infatti non indulge al vuoto mentale […] Fabio non fa insomma della sua arte un facile snobbistico spettacolo d’ornamento.
Romano Breviario
Lo Sport
Anno: 1982
Autore: Cecco Previtali, pittore, Azzano San Paolo 1918 – 2003
Pittura: Tempera
La pittura di questo artista è dolce come il viso di un bimbo, tenera come il volto di una madre, generoso come la fertilità della natura. È la pittura come sentimento che interessa all’artista.
Ignazio Viola