LE VIE DELLA COMMEDIA


“Le vie della Commedia” è una rassegna teatrale ad accesso libero e gratuito che si svolge sui territori dei comuni del Polo Culturale Mercatorum e Priula: Camerata Cornello, Dossena e San Giovanni Bianco. Tale rassegna, vuole mantenere viva la tradizione teatrale, in particolare quella della Commedia dell’arte, legata alla storia e alle tradizioni locali. Gli spettacoli, infatti, si svolgono sui territori dei tre comuni, unendo alla bellezza della Commedia dell’arte quella del territorio.

SCOPRI IL PROGRAMMA:
Mercoledì 30 luglio  
Ore 21:15
CAMERATA CORNELLO | Cornello dei Tasso

DECAMERONE, STORIE
In occasione dei 650 dalla morte di Boccaccio il festival vuole omaggiare il grande autore con la lettura, “alla maniera della commedia dell’arte”, della sua opera più nota, il Decamerone. Pierdomenico Simone, della compagnia Stivalaccio Teatro, accompagna il pubblico nel mondo boccaccesco attraverso il racconto di alcune novelle, fulcro dell’opera. Astuzia, intraprendenza, scambi di persona, travestimenti e amore sono gli ingredienti fondamentali di questi racconti, scritti per essere letti e non agiti sul palco. Lo stile della recitazione alla maniera della commedia dell’arte vivifica la pagina scritta e ne restituisce agli spettatori tutta la freschezza e l’attualità.

Giovedì 31 luglio
ore 21:15
SAN GIOVANNI BIANCO | loc. Oneta (in caso di maltempo Teatro dell’Oratorio)

ARLECCHINO SVELATO
Un amico del festival, Enrico Bonavera, presenterà il suo nuovo spettacolo che mette al centro la sua esperienza di Arlecchino ufficiale dello spettacolo “Arlecchino, servitore di due padroni” di Giorgio Strehler, regia che di fatto attraversa la seconda metà del secolo scorso e che anziché cercare di rifare la Commedia dell’Arte le rende omaggio, attraverso il ritorno di una mentalità: l’attore-autore che scrive col corpo, con la voce, con la luce, coi suoni, con lo spazio scenico, con i propri compagni… Questa regia è il vero punto originante della commedia dell’arte oggi: non la mimesi di un mondo teatrale che, per forza di cose non esiste più, ma la riattivazione di un distillato che si riconosce in un linguaggio in grado di raccontare sul palcoscenico anche storie diverse da quelle dei canovacci della Commedia dell’arte.

Venerdì 1 agosto
Ore 21:15
CAMERATA CORNELLO | Cornello dei Tasso (in caso di maltempo Teatro di San Giovanni Bianco)

MOLIERE UANMENSCIO’

Uno spettacolo dedicato a un autore che molto ha a che fare con questo distillato di commedia. Si tratta di Molière, la cui vita è raccontata con funambolica abilità da Fabrizio Falco, attore siciliano premio Mastroianni e Premio Ubu, che offre al pubblico non solo un viaggio nella vita del grande autore francese ma anche un approccio sarcastico e ironico al nostro mondo. Una cavalcata entusiasmante dentro la vita di Molière. Il rapporto con i genitori, la scoperta del teatro, i suoi amori, i suoi successi e i suoi dispiaceri. Immergersi nella vita di uno dei più grandi autori e attori di tutti i tempi, diventa anche un’occasione per riflettere sul nostro tempo: la condizione dell’artista oggi, la società in cui viviamo, guardando tutto con sarcasmo, ironia e un certo distacco proprio come Molière ci ha insegnato.

Sabato 2 agosto
Ore 16:00
SAN GIOVANNI BIANCO – Piazza degli Alpini (in caso di maltempo Teatro dell’Oratorio)

MASCHERZARCI UN PO’ SU
Una proposta in cui i più piccoli potranno sperimentare, attraverso il gioco e il linguaggio della danza, il rapporto tra maschera e movimento corporeo, uno dei capisaldi della pratica della commedia dell’arte. Un laboratorio di costruzione maschere con materiali di riuso condotto da Sarah Macchetta e, a seguire, una passeggiata animata da performer di ABC Allegra Brigata Cinematica da Oneta a Cornello dei Tasso.

Attività indirizzata ai bambini dai 4 ai 10 anni.

Domenica 3 agosto
Ore 21:15
DOSSENA | Piazza della Chiesa (in caso di maltempo Teatro dell’Oratorio di San Giovanni Bianco)

LA MANDRAGOLA
A chiudere il festival un classico della letteratura italiana riletto con il linguaggio della commedia dell’arte. La Mandragola di Macchiavelli è un’opera unica, in cui lo stile alto dell’Umanesimo e quello basso del patrimonio popolare si mescolano alla perfezione, come sa ben fare la compagnia dei giovani di Stivalaccio Teatro.


Navigazione articoli