20/03/2017 – Dopo 68 anni l’affresco raffigurante il San Simonino torna a Palazzo Grataroli. Il dipinto murale, risalente alla fine del XV secolo, era l’ultimo pezzo mancante per ricostruire la struttura originaria della camera picta del trecentesco Palazzo Grataroli nel borgo storico di Oneta, che oggi ospita la Casa Museo di Arlecchino.
L’affresco, unico nel suo genere in Valle Brembana, raffigura il martirio di san Simonino da Trento e fu rimosso dal suo luogo originario nel 1939 dal parroco di allora, don Davide Brigenti, che fece restaurare l’intero ciclo pittorico ma reputò “sconveniente” il soggetto dipinto in quest’opera e lo inviò a Bergamo, dove nel 1941 entrò a far parte della collezione privata del vescovo Bernareggi.
Nel tempo se ne persero le tracce e solo in epoca recente, in occasione di una mostra degli affreschi di Oneta allestita nel 1987 al Centro culturale San Bartolomeo, il san Simonino è stato rinvenuto nei depositi del Museo Diocesano.
Oggi la Casa Museo di Arlecchino vede così ricomporsi l’intero ciclo pittorico della camera picta, uno spazio riccamente decorato con affreschi di contenuto religioso e profano che originariamente veniva utilizzato come sala di rappresentanza dalla facoltosa famiglia dei Grataroli e che ora costituisce, per l’eccezionale qualità delle opere esposte e il perfetto stato di conservazione, un esempio unico a livello provinciale.
L’opera di restauro dell’affresco è stata diretta e seguita dall’architetto Giorgio Della Chiesa, a cui vanno i ringraziamenti dell’Amministrazione del Comune di San Giovanni Bianco.
Sabato 6 maggio 2017 alle ore 15:30 si terrà una visita guidata gratuita alla Casa Museo di Arlecchino e l’affresco presentato al pubblico